FEUDO DISISA - Monreale (PA)
C.da Disisa SP 30, Km 6I - 90046 Monreale, PA, Italy
Proprietà: Renato Di Lorenzo | Enologo: Tonino Guzzo | Agronomo: n/a | Conduzione: biologischer Anbau | Estensione: 150 ha | Esordio: 2000 | Bottiglie prodotte: 150.000
Ubicazione dei vigneti
Nel territorio collinare dell’agro di Monreale, tra le vallate del Belice e dello Jato, decantato dagli antichi emiri e protagonista di leggende popolari, sorge Feudo Disisa, che appartiene da quasi due secoli alla famiglia Di Lorenzo, giunta ormai alla quinta generazione. Il nome Disisa deriva probabilmente dalla parola araba “Aziz” che significa “la splendida”, termine che si addice perfettamente alla vastità delle sue vallate ricche di vigneti e di oliveti.
Cenni Storici
Le origini del Feudo Disisa risalgono all'epoca Normanna (XII secolo) quando Guglielmo II la donò all'Arcivescovo di Monreale, come risulta da un antico testo bilingue, arabo e latino, del 1182 in possesso della chiesa di Monreale. L'arcivescovado la diede poi in enfiteusi ad una famiglia dell'aristocrazia palermitana stabilendo rigidamente le regole di conduzione e autorizzando la coltivazione della vigna, espressamente vietata nelle altre masserie della zona. Con l'abolizione dei privilegi feudali che mise fine all'esercizio dei poteri temporali da parte dell'Arcivescovado, il feudo Disisa fu acquistato dell'arciprete Nicolò Di Lorenzo e da allora la sua storia è strettamente legata alla famiglia Di Lorenzo.
L'azienda si estende su 400 ettari di cui 170 vitati, e il centro aziendale, dominante rispetto al resto della tenuta, è situato nelle adiacenze di una antica torre saracena, restaurata dalla famiglia Di Lorenzo, proprietaria del Feudo; da qui i Saraceni controllavano l'intero territorio del Belice e dello Jato, che si estende dalle montagne del Corleonese sino al golfo di Castellammare.
Filosofia Produttiva
Oltre alla coltivazione delle uve tipicamente siciliane, come il Nero d’Avola, il Catarratto e l’Insolia, fin dal 1970 i Di Lorenzo, in collaborazione con l'Istituto Regionale Vini ed Oli di Sicilia, hanno effettuato una sperimentazione ad ampio spettro per verificare l'adattamento ai terreni ed al clima siciliano di vitigni non autoctoni. Non è quindi un caso che il Feudo vanti il primo e più vecchio vigneto di uve chardonnay della Sicilia. Qui, lo chardonnay, come il müller thurgau, contro ogni pronostico e grazie alla generosità del territorio, al clima e alla passione autentica dedicatagli dagli uomini del luogo, si sono arricchiti, con gli anni, di sfumature proprie, regalando vini dalla forte personalità.
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