Proprietà: Istituto Paolo Colosimo di Napoli (Regione Campania) | Enologo: Giuseppe Morelli | Agronomo: Sergio Romano | Conduzione: Convenzionale | Estensione: 41 Ha | Esordio: 1899 | Produzione media annua: 45.000

Nella tenuta si produce vino dal 1899, come testimoniano bottiglie, etichette e contratti dell’epoca. A fondarla fu il senatore Bartolomeo Casalis che, ricevuto l’incarico di prefetto di Macerata, costruì qui la propria dimora. Oltre al lavoro politico e di legge, si occupò di tecnologia agricola e fondò due aziende vitivinicole, che lasciò in eredità alle figlie Ada e Teresa. Quest’ultima sposò Giulio Douhet, che proseguì il lavoro innovativo del suocero e inserì il proprio nome nel marchio aziendale, che da allora non è più cambiato. I due non ebbero figli ed alla loro morte tutto il patrimonio andò all’unico nipote, Giovanni Paolo Quintieri, il quale, morto anch’egli senza eredi nel 1970, donò tutti i suoi averi al Patronato Regina Margherita – Istituto “P. Colosimo” pro ciechi di Napoli, attualmente di proprietà della Regione Campania, destinando l’intero lascito alla formazione dei non vedenti, affinché potessero essere introdotti nel mondo del lavoro. Da allora l’azienda è gestita attraverso il dipartimento Demanio e Patrimonio della Regione Campania. La Tenuta ha un’estensione di circa 160 ettari in un unico corpo, tutto in giacitura collinare affacciata sul mare. Al suo interno si trovano ancora la villa padronale e diverse case coloniche dei mezzadri dell’epoca.  

Circa 42 ettari sono destinati al vigneto e 30 all’uliveto, con le cui olive vengono prodotti, nel frantoio aziendale, tre oli extra vergine, il primo da Frantoio e Leccino, un blend di Coroncina, Mignola e Coratina e un monocultivar da Raggia.  

Vigneti e cantina affacciano sul mare dai bassi rilievi costieri, alla periferia di Porto Potenza Picena su terreni di medio impasto tendenti al sabbioso. L’impostazione delle vigne è rimasta la stessa con impianti moderni a spalliera e potatura a guyot, conduzione convenzionale e attenzione particolare agli internazionali, Chardonnay, Sauvignon, Pinot Grigio, Merlot e Cabernet Sauvignon.  

Anche i vitigni tipici dell’alto piceno, Montepulciano e Sangiovese per le bacche rosse, Ribona e Passerina per le bianche, trovano adeguato spazio. In cantina opera Giuseppe Morelli, enologo di formazione marchigiana ed esperienza in grandi cantine locali. Il risultato è una produzione ben articolata e ben fatta.